Estremamente gentile e sempre disponibile, un gran signore. E sapeva ascoltare…
Pippo Baudo aveva con gli impresari anconetani Vittorio Sulpizi e Mario Vico, un rapporto non solo di lavoro ma di reciproca stima ed amicizia. Tanto che, a distanza di molti anni, ricordandosi del Festival dell’Adriatico alla Fiera della Pesca di Ancona, ha accettato volentieri di scrivere l’introduzione del libro “Sulvic, gli impresari del rock” del giornalista Luca Guazzati, fortemente voluto dagli eredi di Sulpizi e Vico.
“La storia della canzone italiana passa da Ancona” scrisse in quella occasione.
Entusiasta dell’iniziativa con un aneddoto dei suoi ne parlò addirittura a Domenica In quando era conduttore citando Sulpizi e Vico come scopritori di Adriano Celentano.
Ecco il telegramma che Sulvic ha inviato all’indirizzo della casa romana di Pippo Baudo dove con la sua segretaria svolgeva le funzioni d’ufficio.
“Con Pippo Baudo se ne va un pilastro della cultura e della tradizione italiana. Persona di grande eleganza e professionalità, disponibile e gentile, scopritore di talenti, sapeva ascoltare e distinguere. La Sulvic degli eredi degli impresari Sulpizi e Vico porge le più sentite condoglianze”